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CONAD: persone oltre il marchio!


Gia da tempo eravamo abituati al nuovo payoff di Conad, cioè “persone oltre le cose” e all'inizio fu una novità. D'altronde non eravamo molto abituati a vedere una catena di supermercati come qualcosa di “umano” ma come semplice contenitore dove comprare cose! Sopratutto da quando cominciarono a spuntare come funghi discount e negozi con marchi a costo bassissimo o come piace chiamarli a me: negozi per noi poracci co 4 spicci in tasca!

Con il passare degli anni ognuno di questi discount, che possono essere un Liddle, un Todis o un Eurospin per non parlare di molti altri, hanno acquisito delle identità ben distinte e di importanze diverse. Facendo un excursus veloce Conad nacque come cappello sotto il quale venivano distributi prodotti al dettaglio ma proveniente da diversi fornitori associati.

Tutto ciò dagli anni 60' quando da piccoli negozi sotto casa si è arrivati ai grandi store Conad che conosciamo. In questa lunga catena di eventi di cose ne sono accadute e come in ogni storia che si rispetti fra alleanze, vittorie, perdite e misteri misteriosi il Conad è diventato uno dei punti di riferimento per la distribuzione sul territorio, dividendosi fra i piccoli store “sotto casa” come i Margherita o quelli che coprivano una superficie maggiore come i Pianeta Conad. In realtà ci sarebbe molto da raccontare riguardo la storia di questo supermercato che dalla penisola si è espansa molto più di ciò che pensavamo e che addirittura è riuscita a diventare riferimento anche per la vendita di carburante a costi competitivi. Dite come? Il discorso merita di essere approfondito in un secondo articolo.

Ma ora torniamo a noi e al nostro spot.

Come dicevo da tempo vediamo in televisione questo spot che in diverse salse ci spiega l'importanza e il “rispetto” che Conad riversa nei suoi clienti. Senza indugiare vediamolo nel dettaglio:

Lo spot inizia mostrandoci diversi personaggi che già svegli ad orari in cui la gente normale è ancora in coma, si preparano e si avviano...verso qualche posto. All'inizio non è chiaro il dove, ma lo spettatore è comunque catturato da una fotografia e una serie di riprese degne di nota. Devo dire che dal punto di vista scenografico il tutto è molto interessante e bello da vedere. Grande aiuto lo da la luce e la gamma di colori che fanno sentire su pelle la sensazione di brina mattutina e di aria frizzante. I meravigliosi paesaggi sono forniti da Gallipoli, città in cui è stato girato lo spot che personalmente non ho mai visitato ma che le riprese hanno reso davvero molto allettante. C'è quindi da dire che in fin dei conti, una buna pubblicità l'ha ricevuta anche la città che ha recitato un ruolo fondamentale. Perchè dico addirittura fondamentale? Perchè nella storia di questi 30 secondi, Gallipoli fornisce una serie di paesaggi diversi in cui hanno natale tutti questi diversi personaggi che si dirigono in uno stesso

luogo: Conad

La voce narrante descrive chiaramente questi personaggi come “soci imprenditori” che non dormono sul proprio lavoro, non chiudono mai un occhio sulla qualità e sulla convenienza sono i più svegli.

Il gioco descrittivo funziona dal momento che ciò di cui parla si lega perfettamente alla immagini che vediamo. Di fatti l'assonanza DORMIRE / VEGLIA è riuscito. Le immagini sono evocative e ci fanno stranamente pensare alla fatica che questi personaggi compiono nel rimanere vigili al posto nostro. In pratica quello che vorrebbero mostrare è che i personaggi che vedi sono persone di cui puoi fidarti perchè pensano al tuo benessere mentre tu ancora dormi tranquillo. Come avrete già immaginato tutto ciò mi sembra alquanto improbabile ma è comunque descrittivo di una politica rigida da parte loro.

I 30 secondi sono accompagnati e cullati da un pezzo classico di Domenico Cimarosa, il brano è ‘Tu, il fato, regola di questo impero’, interpretato dal mezzosoprano romana Cecilia Bartoli. Di cui vi lascio il link per la traccia e che riconoscerete poi in ogni spot che vedrete in futuro.

La regia è stata affidata al milanese Carlo Arturo Sigon che conta nel suo portfoglio spot importanti e storici per la Matiz, gli zaini Seven, Toyota, Cynar con Elio e le storie tese, Fiat e molti altri fra cui anche un film con Claudio Bisio: La Cura del Gorilla. I suoi spot sono emblematici perchè ricchi di azione e in puro stile cinematografico. Anche in questo caso vi lascio anche il sito che spero visitiate per fare un tuffo negli antichi spot anni 90!

Il tutto infine curato e diretto da Aldo Biasi Comunicazione che tanto per cambiare è di Milano.

Nel complesso quindi lo spot è molto bello, tanto che funzionerebbe anche con una descrizione più breve. Gli attori (alcuni già visti su altri set per questo stesso brand) per quanto poco abbiano recitato e per quanto sia poco importante, sono stati molto bravi ad avere la giusta espressione per dimostrare “Impegno e dedizione” nel loro lavoro. Non mi è piaciuto il timbro della voce narrante. Ci avrei sentito meglio un tono più grave, qualcosa di più caldo ancora. E devo dire che dopo una bella fotografia e un finale con tramonto, vedere il logo Conad sparato cosi sul cielo, è come ricevere un pugno in in faccia! Ma in linea generale sono soddisfatta come spettatrice perché la mia sensazione era quella voluta dallo spot.

Quindi ottimo lavoro Conad. Per il resto gente, sempre occhi aperti!

Agenzia creativa: http://www.aldobiasi.com/

Carlo Arturo Sigon:http://www.carlosigon.com/

Brano "Tu, il fato, regola di questo impero: https://www.youtube.com/watch?v=WZPad1MjcP8

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