Da quando avvenne il tempo di youtube e la potenza comunicativa del web aumentò, molti fra cui anche io si allontanarono dalla televisione. I programmi erano tutti uguali, c'era molto varietà e poco intrattenimento reale. Per chi si poteva permettere i servizi in abbonamento la cosa era più sopportabile dato che il concetto di “pagare per vedere” funzionava, così che mentre ci accontentavamo dei canali Rai e Mediaset, gli altri potevano almeno vedere qualcosa di particolare o diverso dal solito. Senza scendere nello specifico per adesso, perché il discorso richiederebbe troppo tempo e memoria, il mondo si spostò su internet come mosche attirate da una luce nuova. Chi rimase indietro ci diede per malati e fissati, ma a noi non importò.
Cosi per diverso tempo smisi quasi del tutto di vedere la televisione perché continuava ad essere insulsa rispetto alle meraviglie e alle stranezze del web.
Salterò tutto quel periodo di rinascita digitale avvenuta in me per parlare con voi di una cosa che ho sgradevolmente notato. Capita a tutti quando si è in compagnia, magari a cena con amici di avere la tv accesa di sottofondo per vedere qualche spettacolo di intrattenimento tipo Xfactor, Avanti un'altro o Colorado. I soliti programmi di genere tanto per vedere che succede. Era da tempo che non li vedevo e quindi nemmeno ci feci caso, tranne quando, alla presentazione di un concorrente di Xfactor comparve il logo Enel grosso come una casa dietro di lui, tant'è vero che li per li lo scambiai per il nome del concorrente...
Forse avevo visto male perché mi sembrava davvero troppo che della pubblicità si insinuasse in un modo così prepotente durante una presentazione. Quindi mi giro verso i miei amici e chiedo se ci avevo visto male.
Loro ridendo mi dicono che già da un po' che va avanti questa cosa e che addirittura c'è una sorta di video di apertura in cui è Enel che fa partire lo spettacolo...
Sono sconvolta, talmente sconvolta che comincio a dire frasi sconnesse e deliranti contro questo tipo di comunicazione e del poco rispetto che un'azienda dimostra nei confronti del suo pubblico e di come i cinesi stiano conquistando il mondo, e delle famiglie di castori sfrattate dal loro habitat...e tante altre cose in stile “Nigga incazzata”.
Ok esagero ma dentro di me si insinua uno strano odio contro Enel. Voglio dire, io non ho qualcosa di effettivo contro Enel ma il modo in cui si stava infilando nella mia vita o nelle cose che vedevo, anche solo di sfuggita, mi ha dato un fastidio così immediato che inconsapevolmente l'ho odiata.
E questo era per la serie: Quando il troppo storpia. Fare tanta comunicazione non significa sempre farla bene. Vabè, in ogni caso passano i giorni e passano le cene, mi dimentico dell'accaduto e continuo la mia vita. Fino a quando non ricapita...ad Avanti un altro (varietà principalmente per intrattenere un pubblico avanti con l'età) dove a fare la domanda al concorrente entrano due attori di una serie televisiva in onda sulla stessa rete.
Questo tipo di markette già erano in voga quando ero una ragazzina ed usavo i floppy per salvare le mie storie di fantascienza. Avrei capito una comparsata tanto per far capire che quelli erano attori, ma fargli fare la domanda al concorrente ficcandoli per forza all'interno di un format non loro solo per promuovere un programma mi sembrava eccessivo. Ma lasciai stare le solite polemiche per non infastidire i miei commensali che mi conoscono fin troppo bene.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso ormai pieno di cazzate nella mia testa è stata quando a Colorando i due conduttori Luca e Paolo con la scusa di una pesca fortunata hanno parlato tranquillamente del Kinder Bueno senza annunciarlo come mossa commerciale ma come se facesse parte dello spettacolo...per poi lanciare campioni al pubblico....
Ma cosa cazzo sta succedendo. Non venite a dire: “Si ma ormai la tv è così” oppure “vabè ma che ti frega tanto cercano sempre di venderti qualcosa” perché questa non è comunicazione e non è tantomeno televisione. Questa roba fa schifo. È come vedere un idiota con un imbuto ficcato in gola e rimpinzato di stronzate senza sapere che cosa sta ingerendo, ma nonostante tutto applaude. Ma lo vogliamo usare sto telecomando per cambiare qualcosa?
Ce l'ho con te spettatore che non hai voglia di pensare, poniamola così: Tu ora stai vedendo uno spettacolo di varietà, una cosa che magari ti rilassa dopo il lavoro o che semplicemente ti piace, e ad un certo punto vieni sommerso da cazzate che non hai richiesto in quel poco tempo infrasettimanale che puoi concederti, ma sei comunque costretto e ripeto costretto a sentirlo e guardarlo solo per poter vedere una cosa rilassante una volta ogni tanto....
Ora rispecchia questa situazione nella tua vita sessuale. Magari dopo il lavoro finalmente torni a casa e trovi tua moglie tutta bella infiocchettata e calda che non vedeva l'ora tu tornassi per poter godere dei momenti di gioventù prima che i tuoi futuri figli ti distruggano l'esistenza (stereotipo).
Perfetto, appena entri già ti sei denudato col pensiero e siete nel letto. Alla grande stai facendo i numeri...però a una certa tua moglie ti espone le doti miracolose del suo nuovo sgrassatore per la cucina o di quanto sia buono il risotto con il nuovo dado alla carne. Se te la pongo così ora ti sta ancora bene l'essere riempito di cazzate quando non le vuoi sentirle?
Sono infastidita con questo tipo di comunicazione per tre motivi semplicissimi.
Ammiro che un'azienda si affidi alla comunicazione ma è vero pure che abusarne significa fare un gioco contrario se non la si usa bene. Soffochi lo spettatore e risulti odioso e arrogante.
Lo spettatore non è un maiale da mandare all'ingrasso rimpinzandolo di dati per forza così che a Natale ci si abbuffa per bene con i suoi soldi.
Quando si cerca di reclamare un prodotto, deve essere annunciato o almeno fatto presente chiaramente. Non è ammissibile che un'azienda si insinui a tal punto in un format addirittura modificandolo.
E aggiungo un'ultima cosa. Per avere fiducia e lealtà, bisogna rispettare il proprio mercato ed informarlo. La pubblicità è una cosa meravigliosa, ma non deve mai far finta di essere altro da quello che è. Non deve fingersi spettacolo, deve diventare spettacolo a se. È normale che ci siano sponsor e collaborazioni ma questo non significa che ogni due secondi me lo devi ricordare e pretendere di essere ringraziato perché magari senza i tuoi soldi non avrei visto questo programma. Ma questo non ti giustifica abbastanza perché la tua presenza è quasi la metà del programma stesso. Cosa sto guardando? Un programma o una pubblicità?